- Warren Haynes – voce, chitarra
- Allen Woody - chitarra
- Matt Abts - batteria
- Danny Louis - tastiera
- Andy Hess - bassista
1. Mr. High & Mighty
2. Brand New Angel
3. So Weak, So Strong
4. Streamline Woman
5. Child Of The Earth
6. Like Flies
7. Unring The Bell
8. Nothing Again
9. Million Miles From Yesterday
10. Brighter Days
11. Endless Parade
12. 3-String George
High and Mighty
I Gov't Mule, dove Gov’t sta per diminutivo di Government, sono un gruppo americano da tanto tempo presente sulle scene, esattamente dal 1995 con il loro debut omonimo, anzi troppo tempo per non essere ancora stati notati a dovere da pubblico e critica italiana ed europea, forse per il loro modo tipicamente retrò di far musica. Chiaramente ispirati da Allman Brothers Band, Grateful Dead e Black Crowes, essi mischiano sonorità Blues e Southern Rock con piccolissime dosi di Psychedelic, Folk e Country, non riuscendo però mai del tutto a fare il tanto agognato salto di qualità e conseguentemente di successo, nonostante buoni album come Life Before Insanity, i due capitoli di The Deep End, ed il più recente Dejà Voodoo.
Il risultato del loro lavoro è un corposo insieme di riff ed assoli di chitarra dall’inconfondibile retrogusto Southern/Blues, accompagnati da una sezione ritmica grintosa, da linee melodiche tipicamente da saloon con echi psichedelici e folk, e dalla voce calda del cantante Warren Haynes. Apertura affidata a Mr. High And Mighy, bellissimo pezzo dinamico e quasi Hard Rock con linee di chitarra che sembrano quasi prese da uno dei primi lavori degli AC/DC, invece la seguente Brand New Angel si avvale di un buon lavoro di basso e batteria pronto a sfociare in un lungo brano Blues dal sapore retrò che proietta l’ascoltatore a circa trent’anni addietro, mentre So Weak, So Strong mostra l’anima più nostalgica e romantica della loro musica. Chiari i richiami ad un Hard settantiano, con riff più sporchi e sonorità dai forti echi zeppeliani in Streamline Woman, molto bella Child Of The Earth, ballata Soul intensamente interpretata dal singer, seguita dalla ripetitiva Like Flies, uno dei brani meno riusciti del lotto, dove la ripetitività dell’incedere di basso e batteria diviene irritante. Lunga e particolare, con forti quanto piacevoli contaminazioni Reggae Unring The Bell, seguita da un’altra buona ballata Nothing Again, nostalgica e malinconica, come anche Million Miles From Yesterday, che mostra un'efficace coro gospel e bellissime parti di piano di Danny Louis, mentre Brighter Days fa da intervallo e punto di rottura con l’altra lunga ballata Endless Parade, bella e con assoli strepitosi ma forse un po’ troppo lunga, ed infine la strumentale 3-String George.
Un album dal sapore nostalgico e retrò, tanto noto e quasi risaputo, ma in possesso di una certa energia e vitalità, capace di suonare duro e catchy al tempo stesso, avvalendosi di un Blues sempre pronto a spalancare le porte agli innesti di sonorità Southern, psichedeliche o Folk.