I Solo Andata sono una di quelle ottime realtà musicali emergenti di cui ogni tanto gli amanti della drone music possono godere. Il progetto deve la sua esistenza a due compatrioti, Paul Fiocco e Kane Ikin, che a distanza, il primo in Svezia, il secondo rimasto in Australia, a cominciare dal 2005 si sono dedicati a quel genere di musica ambientale che predilige accordi e note di chitarra isolati, fusi assieme a una vasta gamma di effetti elettronici eterei e sfumati. Oltre all’influenza ovvia e imprescindibile del padre della musica ambient, il grandissimo Brian Eno, il sound dei due ragazzi australiani cela in sé una sorta di influenza free jazz e avant-garde rock molto raffinata, che si adatta perfettamente alla matrice drone. Pertanto le dieci track di Fyris Swan che inondano la stanza di un’ora di ottima musica scivolano una dopo l’altra nel massimo della leggiadria e dolcezza. Riproduzioni di suoni naturali, appena percepibili, come bisbigli, impreziosiscono una produzione che non vede davvero pecche.

E’ un disco quindi che si pone a testa alta tra le produzioni classiche del genere, quelle più oscure di Jeff Greinke e le sonorità più morbide di casa Sigur Ros. Brani come Her Face Soft As Sleep o la successiva Old City Crowd creano un’atmosfera magica e sognante che regala contemporaneamente sensazioni di estremo gelo e improvviso calore. Dalla musica di A Ballet of Hands emergono chiaramente numerosi elementi emblematici di terre quali i paesi scandinavi o la loro terra natia, l’Australia. Il sound diventa dunque un proiettore mentale in verdeggianti radure nordiche, sulle coste di fiordi immersi nella nebbia.
Il duo dei Solo Andata mostra seriamente di avere grandi numeri per sfondare nel genere; le situazioni sonore che dipinge sono di perlacea bellezza e se continuerà su questo passo la band entrerà di diritto nell’albo dei migliori artisti di musica atmosferica.