- R. Mallhedipuoc - Basso, Voce
- E. Montego - Chitarra
- J. Larsen - Batteria
1. Pindaric, Oceanic, Murder Of You
2. N.K.B.A.
3. Bad Flies
Judith Blanco
Non si può dire che non sia una bella sensazione avere tra le mani il prodotto di una delle poche band emergenti italiane capace di distaccarsi dai canoni ormai logorati e abusati dell'alt-rock nostrano. Ecco così che arrivano i Judith Blanco, giovanissima band proveniente da Faenza, anche se un membro (il chitarrista Eugenio Valente) è originario di Gaeta. La loro proposta è originale e particolare in ogni spunto, mediante un'ispirazione melodia costante e sempre convincente, supportata inoltre da arrangiamenti raffinati e che farebbero gola a gran parte dei complessi rock italici.
L'omonimo mini Judith Blanco ci presenta tre canzoni registrate ai Noise Studio nel 2005. L'opener Pindaric, Oceanic, Murder Of You apre le danze di questo disco raccogliendo ciò che è appena stato detto: buone melodie e assetto armonico stabile e bilanciato, sebbene la canzone non brilli di luce propria, al contrario della successiva N.K.B.A., caratterizzata da un sound indubbiamente più compatto, intenso e profondo nel quale crossover, punk e alt-rock entrano in un'interessante simbiosi stilistica e sonora. Si ritorna in qualche modo sulle sonorità della opener con la terza e conclusiva Bad Flies, soffice e ammorbidita, trainata dai portanti arpeggi di chitarra e arricchita da flebili soundscapes elettronici che fanno da perfetto contorno per l'intreccio tra voce e coro strumentale.
Così termina una prova più che sufficiente da parte di una delle band emergenti più interessanti e originali del panorama alternativo del rock italiano underground. Non mi resta altro che dire "buona fortuna" a questi ragazzi che in futuro potranno sicuramente crescere sotto tutti i profili affermandosi quindi come una nuova ed importante realtà per il rock della penisola.