Primo live album per gli svedesi Zan Clan, registrato e prodotto da Chris Laney al Glam Fest che si è tenuto a Stoccolma l’11 febbraio di quest’anno, come tributo per la scomparsa di Dave Lepard dei Crashdiet. La band svedese, che ha all’attivo solo due album in studio, esce quindi per la Perris Records con questo Kickz The Livin Shit…Outta Stockholm City!!!, le cui traccie sono interamente tratte dal loro ultimo album del 2005, dal simpatico titolo We Are Zan Clan, Who The F**k Are You, con l’aggiunta di pochi brani inediti che vedono la partecipazione di Ryan Roxies e Marcus Jidell. Si tratta appunto di un live album genuino, dove scopo primario della produzione sembra essere quello di far rivivere all’ascoltatore le emozioni di chi è sotto il palco ad incitare e cantare con i propri beniamini, anche se in alcuni casi ciò può penalizzare l’aspetto musicale, ma ciò che più conta è che dopo pochi istanti di ascolto di questo CD avrete veramente l’impressione di ritrovarvi in mezzo alla folla dei fans scatenati. A ciò contribuisce molto anche la strepitosa voce di Zinny Zan, sempre pronto a dialogare e ad incitare, peraltro circondato da musicisti di un certo spessore, su tutti i due chitarristi Chris Laney e Pontus Norgren, che ci regalano una prestazione da incorniciare, ricordando un po’ la mitica coppia Slash – Izzy dei Guns, ed anche il loro sound è molto riconducibile ad uno Street/Hard spesso trascinante ed elettrico, altre volte più melodico, altre ancora spensierato e leggero.

L’album si apre con Deja Vu, ed è subito Street/Hard grezzo e trascinante con schitarrate esaltanti ed un bel chorus di sicuro impatto sull’ascoltatore, da apprezzare poi quel melodico e veloce solo di chitarra nella parte finale, e si prosegue sulla stessa scia con l’ispirata Can’t Get You Out e con Heart N’ Soul per arrivare tra i boati del pubblico e le parole del singer alla bellissima So Damn Good, in possesso di una linea melodica frizzante ed adrenalinica. Con Heart Died Young aumenta la tassazione alcolica del platter ed anche la voce e l’interpretazione al vetriolo di Zinny sembrano confermare ciò, mentre ancora una volta le chitarre si lanciano in un bel solo, di facile impatto ed orecchiabile il Rock n’ Roll di Mess Ya Up con quel suo bel refrain carico di brio e melodia, e continuando senza mai annoiarsi High Speed Junkie e Go Go Go mettono in evidenza quanto il Punk sia ben radicato nello Street n’ Roll degli svedesi, che non rinunciano mai però alle loro alte performances chitarristiche. Jinxed scorre via veloce e piacevole fino ad un bel finale caratterizzato sempre dal duello tra le due chitarre, ed anche la grezza e stradaiola Don’t Care vi farà scuotere ed agitare. In chiusura le tre bonus tracks registrate in studio durante i lavori del loro secondo album, Join The Revolution, molto in linea col resto del CD, Bakk 2 Raise Sum Hell, un discreto lento che nonostante la buona e graffiante interpretazione non riesce però a decollare del tutto, ed infine la veloce e dall’indole punkettara Starfukker, outtake invece del loro ultimo album.

Solitamente non condividiamo l’idea di fare un live album dopo appena due album in studio, ma in questo caso ci dobbiamo ricredere, considerando sia l’occasione che ha dato vita alla registrazione di questo live sia la bontà qualitativa del prodotto che ci troviamo ad ascoltare, con quel volpone di Zinny Zan, già Shotgun Messiah, che si rivela un vero animale da palcoscenico, capace di coinvolgere il suo pubblico e regalare momenti di autentica euforia.