- Andrea Dätwyler - voce
- Andy Leuenberger - chitarra
- Sandro D'Incau - chitarra
- Emilio MG Barrantes - basso
- Alex Seiberl - tastiera
- Ronny Wolf - batteira
1. Introduction (01:56)
2. The Edge Of Infinity (04:08)
3. Sons Of The Wind (05:25)
4. Who You Are (03:42)
5. Out! (03:42)
6. Song For You (04:09)
7. Together (04:02)
8. Power Of Love (05:17)
9. Words Unleashed (04:15)
10. EmOcean (08:53)
11. EmOcean (Bonus Track) (08:51)
The Edge Of Infinity
Gli svizzeri Lunatica tornano con il terzo album, tale The Edge Of Infinity, proponendo un Rock sinfonico, sì dalle punte gotiche, realizzate soprattutto grazie all’apporto della cantante Andrea Dätwyler, ma dall’impatto e dal feeling tipicamente Pop; il nuovo full-lenght, formato da undici tracce e pubblicata dall’italiana Frontiers Records, segue una serie di show positivi in Germania, Belgio, Francia, Austria e Svizzera: i Lunatica presentano un song-writing certamente fresco e diretto, sebbene l’accostamento di Gothic e Pop spesso possa risultare alquanto azzardato.
La collaborazione con gli svedesi Carl Falk e Sebastian Thott, diventati famosi per aver composto e prodotto diversi artisti Pop come Britney Spears, Westlife e Ana Johnsson, ha portato alla stesura di un brano di The Edge Of Infinity, il quarto Who You Are.
Procedendo con ordine, il disco si apre con l’usuale introduzione che immette nella title-track, una canzone gotico-sinfonica abbastanza sottotono, nonostante sia dotata di un buon ritmo, scandito dalle chitarre distorte. La voce della Dätwyler si è di certo evoluta rispetto ai precedenti platters e, accostata ai buoni interventi delle tastiere, che consistono in particolare in sezioni di archi e spruzzate di pianoforte, emerge con efficacia descrivendo linee espressive e convincenti.
Dopo aver superato la trascurabile Sons of the Wind, ben più atmosferica ma fiacca nel suo incedere, si giunge alla canzone Pop sopra citata, la quarta Who You Are, confezionata di certo in modo perfetto nella sua struttura commerciale ma abbastanza ripetitiva.
Altrettanto melodica e ben sviluppata nella sua alternanza di parti più tenebrose dal sapore Gothic e altre distese e atmosferiche è Out!, più impetuosa delle precedenti e capace di attirare l’attenzione dell’ascoltatore nei suoi quasi quattro minuti di durata.
L’episodio migliore di tutta l’opera è però la ballad Song For You, dove viene esibito uno stupendo duetto vocale tra Andrea Dätwyler e il bravissimo cantante degli storici Asia John Payne, dotato di un’estensione straordinaria e di un’espressività unica, che arricchiscono il capitolo con colori dall’attitudine Pop, realmente coinvolgenti.
L’impetuosa Together invece si colloca all’interno del gruppo di canzoni di The Edge Of Infinity che non persuadono: tale composizione Gothic, non lontana dallo stile degli olandesi Within Temptation, fatica ad uscire dal suo guscio, risultando piatta e pesante da ascoltare. Maggiormente curata sotto il piano del song-writing è The Power Of Love, ennesima atmosferica ballad di un album totalmente votato alla melodia; Words Unleashed ed Emocean (che vede la partecipazione di Oliver Hartmann, voce degli Empty Tremor ed ex At Vance) chiudono discretamente un platter all’insegna delle sonorità distese e sinfoniche.
Difficile dare una valutazione ad un full-lenght così inusuale, parecchio curato sotto gli aspetti della produzione in studio e dell’approccio vocale, ma provvisto di una parvenza commerciale che si percepisce oggi in un elevato numero di lavori Pop moderno. Da premiare è senza dubbio la capacità di questo combo svizzero di dare vita a canzoni così intrise di melodia: pertanto l’album potrà essere apprezzato da una larga fascia di utenza musicale, dagli amanti del Metal melodico ai fans del Rock sinfonico, da chi apprezza i timbri Pop più diretti a chi ricerca l’oscurità dei passaggi gotici.