Voto: 
7.4 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Vertigo
Anno: 
1991
Line-Up: 

- Mark Knopfler - voce, chitarra
- John Illsey - basso
- Alan Clark - tastiera
- Guy Fletcher - tastiera

Guests:
- Danny Cummings
- Paul Franklin
- Vince Gill
- Manu Katche
- Phil Palmer
- Jeff Porcaro
- Chris White

Tracklist: 

1. Calling Elvis
2. On Every Street
3. When It Comes To You
4. Fade To Black
5. The Bug
6. You And Your Friend
7. Heavy Fuel
8. Iron Hand
9. Ticket To Heaven
10. My Parties
11. The Planet Of New Orleans
12. How Long

Dire Straits

On Every Street

Dopo il grande successo ottenuto nel 1985 con Brothers In Arms, primo album rock ad essere stampato su CD e contenente grandi hit come Money For Nothing, i Dire Straits per sei lunghi anni rimasero in silenzio, una fase di inattività della band a cui si contrapponeva però la voglia dei singoli di intraprendere progetti solisti. Ma nel 1991, il gruppo capitanato come sempre da Mark Knopfler torna ad affacciarsi sul mercato discografico, con quello che sarà, almeno fino ad oggi, l'ultimo album degli Straits, cioè On Every Street. In quest'album il leader e frontman della band si occupa un pò di tutto, è lui infatti, oltre a cantare, a scrivere musica e testi di tutte le canzoni presenti, ed è sempre lui ad occuparsi della produzione.

Il platter, registrato agli Air Studios di Londra, si apre con Calling Elvis, song che ricorda molto lo stile di JJ Cale ma che al tempo stesso risulta fin troppo orecchiabile e ridondante, tanto che dopo qualche ascolto personalmente mi stuffa, comunque questo brano ebbe un buon successo e difatti fu tra i singoli più venduti di quell'anno, segue poi la title track, brano lento e malinconico dall'interpretazione canora sommessa e toccante, come toccanti e poetici sono i testi, e dal finale di chitarra in pieno stile Knopfler. Si passa poi per il Blues/Country di When It Comes To You e per le sonorità Jazz/Rock della lenta e coinvolgente Fade To Black, per arrivare alla scanzonata ed allegra The Bug, tra i brani meglio riusciti del lotto. Lenta e malinconica You And Your Friends, che parte con il bel solo chitarristico di Knopfler e poi interpretata in maniera sentita e profonda dallo stesso, un continuo susseguirsi di notevoli parti chitarristiche che fanno di questa canzone una delle composizioni migliori del platter, invece Heavy Fuel è un altro bel brano dov'è la chitarra elettrica di Knopfler a fare la differenza, anche se sembra fare un pò troppo il verso a Money For Nothing, mentre la ritmata e lenta Iron Hand sembra adatta a far da colonna sonora ad un vecchio film Western. La dolce e romantica Ticket To Heaven è un brano capace di far sognare e con un refrain dalla melodia stupenda, tra i migliori sicuramente, invece considero particolare ma non eccellente My Parties, il cui sound è reso caratteristico dalla presenza degli ottoni voluti da quel genio di Knopfler, mentre a chiusura troviamo la lunga ed ambiziosa Planet Of New Orleans, altro brano che personalmente non mi ha entusiasmato, e How Long, bel brano che chiude il platter in maniera più che dignitosa. Da segnalare poi la presenza di alcune Special Guests ad accompagnare le composizioni del creativo e geniale Mark, alcuni nomi su tutti Jeff Porcaro, batterista dei Toto, Phil Palmer alla chitarra e Chris White al sax.

I Dire Straits con quest'album volevano riprendere il successo avuto con le releases rilasciate negli anni '80, come Making Movies o Brothers In Arms, però On Every Street non fu accolto positivamente dalla critica ed anche tra il pubblico non riscosse lo stesso enorme successo dei lavori ad esso precedenti. L'ultimo capitolo della storia degli Straits è comunque un album ben fatto, che di certo non può lasciare indifferenti coloro che hanno amato ed apprezzato questo mitico gruppo Rock.

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