Rumors Of Gehenna
(Davide Scarano)
di: 
Jacopo Prada
27/10/2006



 

Con il loro sorprendente demo uscito qualche tempo fa, i Rumors Of Gehenna si sono dimostrati una band davvero promettente per quanto concerne il già foltissimo sottobosco Metalcore italiano. Ora è Davide Scarano, voce e guida del gruppo, a parlarci un po’ del giovane complesso udinese e del suo ottimo demo…

J.P. - Ciao Davide, finalmente possiamo scambiare nuovamente qualche parola! Allora, come va?

Davide - Ciao! Qui tutto bene, siamo molto impegnati con i concerti e con la promozione del nostro mCD. Stiamo lavorando per ritagliarci uno spazio nell’ affollatissimo underground italiano!

J.P. - Innanzitutto dicci chi sono i Rumors Of Gehenna.

Davide - I Rumors Of Gehenna sono un progetto Thrashcore nato nel 2003, dalle ceneri dei Bandarlog. Alla fine del 2005 la formazione si è stabilizzata, da allora abbiamo cominciato ad esibirci il più possibile. In Marzo è arrivato il mCD, che ha “premiato” la nostra costanza.

J.P. - Il vostro primo demo ha collezionato recensioni positive un po’ ovunque. Siete soddisfatti del lavoro svolto?

Davide - Siamo molto soddisfatti, le recensioni sono ottime, proprio questo mese siamo stati premiati come “Maniac Demo” su Metal Maniac! Abbiamo fatto le scelte giuste, studiando moltissimo prima di entrare in studio, il mitico Studio73 di Ravenna, curando la produzione con un professionista come Riccardo “Paso” Pasini.

J.P. - Qual è secondo te il miglior brano fra i tre contenuti su Rumors Of Gehenna. Perché?

Davide - E’ difficile scegliere tra canzoni a cui sono legato in maniera così profonda, ma posso affidarmi al riscontro delle persone che hanno ascoltato il nostro mCD. Devo ammettere che Seven ha lasciato il segno, complice anche la recente uscita del video.

J.P. - Complimenti per l’artwork del demo, veramente superlativo. Che significato ha la copertina del disco?

Davide - Comincio ringraziando Matteo Gremese, il grafico che ha curato la realizzazione del digipack. Volevamo trasmettere un’ atmosfera cupa e meccanica, arida, qualcosa che rispecchi il nostro modo di vedere il cammino dell’ umanità. La copertina è caotica e visto il periodo storico in cui viviamo, può rappresentare una finestra aperta su uno dei futuri possibili.

J.P. - Da cosa nascono i testi dei Rumors Of Gehenna? Chi se ne occupa?

Davide - I testi li scriviamo io e Kokko. Nascono da sensazioni e riflessioni sulla nostra società, sul significato e sul peso che noi stessi attribuiamo ai sentimenti.

J.P. - Ci potresti, per favore, spiegare il significato dei testi delle tre canzoni di Rumors Of Gehenna?

Davide - I testi parlano di come si vive il presente, della poca speranza che si può avere nel futuro se le cose non cambiano drasticamente. In Seven ipotizzo di come quelli che ora sono definiti “vizi” possano essere definiti un giorno “virtù”. Spesso molti atti osceni, molte violenze e abusi vengono mascherati mediaticamente e politicamente, finendo nel girone di quegli “eccessi” che un “certo tipo di persone” può permettersi.Spesso un povero viene definito “peccatore” , se lo stesso povero avesse del potere diventerebbe subito “eccentrico”. Certi vizi si possono perdonare a chi ha i soldi per poterseli permettere.
In My Hourglass Never Fails scrivo di come le persone affrontano la morte, temendola, avendone paura. Come se fosse qualcosa che si può evitare! Credo sia solo la conclusione della vita, ne fa parte, in qualche maniera. Credo che in alcuni casi, chi teme la morte realizzi in maniera nemmeno troppo inconscia di non aver dato un senso completo alla propria esistenza, di avere un conto in sospeso, finendo nell’ aver trascorso la maggior parte del tempo facendo da scenografia sulla vita degli altri.
In November 31st AC ho immaginato un mondo futuro, in cui le persone, rinunciando ai sentimenti, alle sensazioni e al proprio spirito, potessero comprare parti del corpo, come pezzi di ricambio, in modo da poter vivere in eterno. Un immagina sporca e meccanica di uno dei futuri possibili, che si riscontra anche nella copertina del digipack.

J.P. - Vi sentite più legati al Thrash – Death Metal oppure al Metalcore – Hardcore? Condividi comunque il fatto che tutti e quattro questi generi hanno influenzato il vostro stile?

Davide - Proveniamo da scene diverse e questo ha contribuito sicuramente in maniera positiva alla crescita del gruppo. Ci aggiriamo prevalentemente sul filone Thrash, lasciandoci influenzare da ritmiche Hardcore.

J.P. - Dal vivo ti ho visto indossare una maglietta dei Pantera, sono un gruppo che apprezzi molto? Qual è secondo te il loro miglior disco?

Davide - I Pantera sono una pietra miliare, credo che siano uno dei pochi gruppi che ha veramente lasciato il segno sulle persone, influenzando pesantemente la composizione delle ‘nuove leve’ uscenti dall’ underground. Il miglior disco? Cowboys From Hell!!!

J.P. - A proposito del vostro show di Bolzano, com’è stato? Vi è piaciuto il pubblico del Bunker? Vi piacerebbe tornare dalle nostre parti?

Davide - Ci siamo divertiti moltissimo, speriamo di tornare presto a fare un po’ di casino (e mangiare i tortini alle mele!)! Il Bunker è stato più che generoso nei nostri confronti, la birra è stata tanta e siamo stati trattati benissimo.

J.P. - Mi hai detto che iniziasti a cantare all’età di sedici anni, giusto? Quali furono i motivi che ti spinsero ad intraprendere la carriera di vocalist?

Davide - Avevo cominciato come bassista, con scarsissimi risultati, così ho deciso di ripiegare sul microfono, un po’ per gioco, cominciando a cantare con un gruppo Nu-Metal udinese. Mi sono divertito fin da subito, era il modo in cui poter esprimere sensazioni che altrimenti non avrei potuto esternare.

J.P. - Quali sono i tuoi cantanti preferiti e dai quali, invece, cerchi di trarre ispirazione?

Davide - Il mio cantante preferito è sicuramente Andrè Matos, con lui anche Michael Stanne, James Hetfield e soprattutto Chuck Schuldner! Le influenze più grandi arrivano sicuramente dal leader dei Death, ma questo vale un po’ per tutti credo.

J.P. - Sbaglio o tu gestisci anche un locale ad Udine dove si tengono concerti? Come vanno le cose al Pilutti's Pub?

Davide - Non gestisco il locale, mi limito a organizzare i concerti, cercando di portare un po’ di sano metal a Udine!

J.P. - A mio parere la scena friulana è una delle più attive in Italia. Sei d’accordo? Quali sono secondo te le migliori band provenienti da quella zona?

Davide - Paradossalmente, in Friuli ci sono un sacco di gruppi Metal e pochissimi locali in cui esibirsi. Di gruppi validi ce ne sono molti: SlowMotionApocalypse, Tystnaden, Raintime, Revenge Machine e tanti altri.

J.P. - Siete alla ricerca di un’etichetta o per il momento ciò non vi interessa ancora?

Davide - Stiamo cercando un etichetta interessata, per noi è fondamentale avere la possibilità di far circolare il nostro mCD e il futuro CD, la strada migliore (e quasi obbligatoria) è avere un etichetta e una distribuzione.

J.P. - Quali sono i vostri progetti per quanto riguarda il futuro? A quando un nuovo disco?

Davide - Stiamo lavorando sui pezzi che andranno a comporre il nostro primo full-lenght. Mi auguro possa vedere la luce entro l’inverno 2007.

J.P. - Grazie mille Davide per averci dedicato parte del tuo tempo. Complimenti per il demo ed auguri per futuro. Fai un ultimo saluto ai lettori di RockLine.it! A presto, ciao!

Davide - Ciao a tutti i lettori di RockLine.it! Visitate il nostro spazio MySpace all’indirizzo www.myspace.com/rumorsofgehenna ! Hornz’up, ciao!

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