Tom Naumann, chitarrista dei Primal Fear, si dimostra una persona disponibilissima nell'intervista telefonica per RockLine.it, in occasione dell'uscita del nuovo full-lenght Seven Seals.
Dopo aver parlato di calcio (grande ammiratore di Francesco Totti), Tom si sofferma sull'Italia come uno dei suoi Paesi preferiti, giungendo quindi all'intervista vera e propria...
T.F. - Ho ascoltato il vostro nuovo album, e l’ho trovato molto buono, perfettamente in linea con il vostro stile. Vuoi dirci qualcosa a riguardo?
Tom - Sono contento che il disco ti sia piaciuto. Sarò scontato ma anche a me piace moltissimo e posso dirti che è un album molto heavy oriented, c’è un buon lavoro di chitarra e ne sono soddisfatto. E’ un classico lavoro “Primal Fear”!
T.F. - L’album si intitola “Seven Seals”. Vuoi spiegarci il suo significato?
Tom - “Seven Seals” ha un significato molto profondo, mistico e religioso, e si riferisce alla sua accezione biblica, al settimo sigillo.
T.F. - In “Seven Seals” vi è una canzone che maggiormente ti colpisce? E perché?
Tom - Mmm… difficile dirne una sua su tutte, sinceramente, e come è giusto che sia, mi piacciono tutte molto e in egual misura… forse potrei dirti “Diabolus” per la sua sontuosità e il suo ritmo molto ruvido e squadrato ma al contempo melodico.
T.F. - Trovo che il vostro nuovo batterista Randy Black sia molto bravo, cosa mi dici di lui?
Tom - Ci siamo incontrati con lui nell’Agosto del 2003 in seguito a dei festival metal europei. E’ diventato il nostro batterista stabile dal “Summer Breeze Festival” dopo che lui aveva da poco lasciato gli “Annihilator”. Randy è un bravo ragazzo ed è subito entrato in sintonia con la band. Ha un background thrashdeath ma non ha avuto alcun problema ad amalgamare il suo stile con il sound dei “Primal Fear”. Il suo drumming è perfetto sulle nostre melodie e noi siamo contenti del suo operato.
T.F. - I “Primal Fear” sono all’attivo ormai da 10 anni; la vostra fama ultimamente sta crescendo. Dicci qualcosa.
Tom - Questo è fantastico naturalmente. Album dopo album ci stiamo affermando tra la gente, tra i fans… E’ tutto molto soddisfacente, è il coronamento di un duro lavoro fatto con passione, ma anche serietà. Teniamo moltissimo a tutte le persone che ci seguono, e noi ci impegniamo a non deludere le aspettative di nessuno. Tutto questo oggi è una bella constatazione.
T.F. - Tornando all’album… noto che in questa ultima fatica non è presente una canzone- inno come poteva essere “Metal is Forever” per “Devil’s Ground”. Come mai questa scelta?
Tom - Sostanzialmente credo sia importante non fossilizzarsi e creare sempre delle differenze. “Seven Seal” è si un album “Primal Fear”, ma non ha bisogno di dimostrarlo adottando schemi gia usati. Poi chissà, tutto è possibile, magari nel prossimo album ci sarà nuova “Metal is Forever”.
T.F. - Avete pianificato un tour europeo per la promozione di “Seven Seals”?
Tom - Sì certo! Dovremmo iniziare a fine Novembre toccando prima la Svezia e la Norvegia, poi saremo in Germania, in Olanda e in Belgio. Ci fermeremo per un po’ prima di ricominciare intorno i primi di Gennaio ancora qui in Germania e poi in Polonia e in Inghilterra. Molto probabilmente verremo anche in Grecia e in Italia, e in primavera saremo ancora in Germania per il Wacken Festival.
T.F. - Descrivi il sound dei “Primal Fear” in 3 parole.
Tom - Potenza, velocità e melodia.
T.F. - Chi sono i chitarristi che ti hanno ispirato quando hai iniziato a suonare?
Tom - Ho iniziato a suonare da adolescente, e i chitarristi che hanno mi hanno influenzato sono certamente Eddie Van Halen e Jimi Hendrix, ma anche Clapton. Ho imparato vari stili chitarristici come il Jazz, il Blues, il Funk… e credo che questo sia importante per un musicista in quanto si diventa più completi. Bisogna avere una buona apertura mentale.
T.F. - E dei chitarristi attuali chi ammiri?
Tom - Ce ne sono tanti… trovo che Zakk Wylde sia un bravo musicista…
T.F. - Attualmente vi sono degli artisti che tu rispetti particolarmente?
Tom - Qualsiasi artista che svolge il proprio lavoro in maniera onesta e con impegno merita il rispetto; di qualsiasi campo si tratti merita il rispetto. Nella musica attualmente ci sono molte valide bands che stanno lavorando sodo… questo è il giusto da fare.
T.F. - Qual è il segreto per sopravvivere nel mondo del business per tanto tempo?
Tom - Avere continuità, produrre sempre buoni album, essere onesti, mantenere un buon rapporto con chi ti sta attorno, dialogare quanto possibile con i fans, lavorare con passione e serietà. Tutto qua.
T.F. - Ok Tom! Penso che l’intervista possa chiudersi qui… ti ringrazio per la tua disponibilità e la tua gentilezza. Grazie per averci dato l’opportunità di conoscere meglio te, i Primal Fear e Seven Seals. Buona fortuna per tutto quanto!
Tom - Grazie a te! Saluta tutti i fans italiani! Spero di incontrarvi tutti in tour! Ciao!