myGRAIN
(Eve)
di: 
Andrea Rubini
22/11/2006



 

Forti del debutto discografico Orbit Dance, i finlandesi myGRAIN concedono un'intervista a RockLine.it attraverso la tastierista Eve, che si dimostra molto disponibile a rispondere alle domande riguardanti l'album e il futuro di una delle formazioni più promettenti d'Europa in ambito Core...


A.R. - Ciao, e grazie del tempo che hai trovato per noi. Come va innanzitutto?

Eve - Ciao a voi, tutto procede bene, grazie. In questo periodo stiamo facendo piú concerti possibile, e stiamo giá lavorando al nostro secondo capitolo. Lo studio é giá stato prenotato, e inizieremo nell'estate 2007 a registrare le nuove tracce.

A.R. - Personalmente parlando, non ti nascondo che ascoltando l'album vi ho trovato una delle nuove realtá piú interessanti del 2006. Raccontaci un pó come avete iniziato, e anche come avete trovato questo nome per la band...

Eve - Beh, innanzitutto grazie per il complimento, queste notizie ci hanno fatto iniziare bene la giornata. Riguardo ai myGRAIN: Resistor, Tommy e Matthew sono amici di lunga data, e suonavano insieme nei New Science Band. Quando la band si é sciolta, loro hanno deciso di continuare a suonare insieme. Dj Locomotive, Jonas ed io abbiamo raggiunto la band nel 2004, completando la line-up. Il nome originale era Mygrain Headache, si sono provate molte altre combinazioni, alla fine ne é risultato solo myGRAIN, e lo scriviamo esattamente come é stato ideato il logo, niente di particolarmente complicato.

A.R. - L'album é una miscela di death melodico, Gothemburg ed elementi core. Come avete combinato queste influenze, e da dove derivano?

Eve - Mi risulta particolarmente difficile di preciso da dove derivano le nostre influenze, molte sono davvero a livello subconscio. Una vera e propria combinazione della musica che ascoltiamo e delle melodie che abbiamo fisse in mente e che vogliamo creare e sviluppare. Come membri della band, ascoltiamo davvero svariati generi musicali, ed in pratica ogni canzone ci puó piú o meno influenzare o ispirare, il myGRAIN sound vuole essere appunto una miscela esplosiva.

A.R. - Parlando di canzoni, siete riusciti a districarvi con un brano "lento" come Pitch Black, per poi letteralmente esplodere con la hit Darkbound. Quale sonoritá sentite piú appropriata?

Eve - Darkbound é la cosiddetta tipica canzone myGRAIN, ma non priviligiamo ne l'una ne l'altra. Pitch Black é certamente diversa se la compariamo all'andamento generale di Orbit Dance, ma é anche uno stimolo e una sorpresa per l'ascoltatore durante il procedere dell'album. L'idea nostra comunque é di suonare metal, farti squotere la testa e agitarti, ma non trascurare le melodie, che per noi sono importanti; é la nostra, chiamiamola cosí, ricetta. Ma Pitch Black non sará l'ultima volta che esploreremo il limite del nostro sound, di questo puoi esserne sicuro

A.R. - A Tommy é affidata la parte testi, ma alla parte strumentale é partecipe tutta la band in pratica. Come procedete nella stesura dei brani?

Eve - Orbit Dance é nato principalmente dai nostri chitarristi, Resiston e Matthew, loro avevano ideato i riff e avuto le principali intuizioni melodiche, le linee guida diciamo. Poi proposte ai rimanenti membri, ognuno di noi ha aggiunto il proprio tocco, ogni traccia veniva riproposta e riarrangiata finché non soddisfaceva completamente tutti noi. Giunti in studio poi, grazie al nostro produttore Janne Saksa, abbiamo nuovamente elaborato le tracce, fino alla loro forma attuale. Adesso staimo lavorando a del nuovo materiale (le registrazioni inizieranno ufficialmente in agosto), e ci stiamo accorgendo di comportarci diversamente: magari prima nasce l'idea del ritornello, quindi costruiamo il riff sulle parole, o altrimenti anche dalla batteria, oltre che dai sintetizzatori. Il prossimo album sará piú complicato ed elaborato del nostro esordio, vedremo cosa ne salterá fuori

A.R. - Leggendo i testi, ho visto che sono abbastanza lunghi, e a volte i concetti molto approfonditi. Avete messaggi da lanciare?

Eve - No, non direi che abbiamo dei messaggi speciali, Tommy appunto scrive i testi (il 99%), e dice di prendere idee da ogni cosa; ad esempio, lui sta camminando, vede una situazione per strada, inizia ad elaborare ció che ha visto, l'idea evolve e magari ci tira fuori un chorus. Una volta a casa poi é talmente diverso dalla situazione di partenza, e non si riferisce a ció che ha visto. É vero il discorso di approfondire, a volte approfondisce talemnte che l'idea iniziale é sparita, ma conoscendo come la pensa, non credo proprio siano concetti da prendere cosí seriamente.

A.R. - La prossima domanda sembra fatta apposta, visto che tu ne sei direttamente interessata. Molta gente pensa che la tastiera sia la "morte" del "vero" metal. Cosa rispondi? E come si puó essere aggressivi usando tale strumento?

Eve - Rispondo con una domanda: cosa ne pensi tu mentre ascolti i nostri brani? Io dico spesso "people are like asshole, everybody has one" (questa tradotta non puó rendere cosí bene il concetto N.d.R.). Ci sono i cosidetti True Metalheads che credono sia un peccato usare tastiere, che nel metal non ci vanno, ma personalmente ritengo che o non hanno mai davvero affrontato la questione o abbiano avuto brutte esperienze a riguardo. Come tastierista mi limito a contribuire al sound finale, non mi atteggio da leader e la mia tastiera non deve avere nessun ruolo principale nella dinamica dei myGRAIN. Le chitarre sono la componenente principare, devono essere dirette e selvagge, io ho solo la funzione atmosferica e melodica dove loro hanno bisogno, niente piú. Non riuscirei mai a suonare, ad esempio, in una band che come traguardo ha quello di suonare nel minor tempo possibile il maggior numero di note, stravolgendo il concetto di fare musica; per questo, nei nostri solo, siano miei o dei chitarristi, il nostro unico intento era suonare, e farlo con stile.

A.R. - Cambiamo argomento. Mi dicevi che siete molto presi a livello concerti. Come stanno andando le gigs? Vi vedremo in Italia?

Eve - Noi adoriamo suonare, e cerchiamo di dare sempre il 100% sul palco; se hai modo di assistere ad una nostra performance, vedrai molto headbanging, sudore e altre situazioni. Siamo estremamente felici della nostra agenzia (Welldone Agency & Promotion, la piú grande in Finlandia) e il nostro booker, Teemu, é il migliore. Siamo molto soddisfatti, riusciamo ad ottenere molti contratti e stiamo suonando moltissimo, tutto in Finlandia per il momento, perché non abbiamo al momento contatti esteri che ci possono garantire un tour: abbiamo ricevuto proposte, ma sono troppo discontinue e dispersive. Speriamo comunque di riuscire ad organizzare qualcosa anche all'estero, e speriamo succeda il piú presto possibile, é un nostro desiderio farlo.

A.R. - L'ultima domanda é sul prossimo album che mi accennavi. Cosa c'é di pronto? Aggiungerete piú assoli?

Eve - Non so riguardo gli assoli, siamo in piena fase compositiva attualmente, lo valuteremo nelle elaborazioni finali. Lo studio, come detto, é giá prenotato (Sound Supreme Studio, lo stesso dove é stato registrato Orbit Dance), abbiamo giá sei o sette canzoni ad ottimo livello di stesura, ma pensiamo di aggiungercene altre quattro o cinque. Ci saranno molti elementi familiari, ma anche altrettante novitá... vedrai. Inoltre, se non verranno fuori nuove idee, ti posso anticipare che con ottime probabilitá il titolo del prossimo disco sará "Sign of Existence".

A.R. - La nostra intervista é giunta al termine, ti ringrazio per la disponibilitá (e la simpatia). RockLine.it manda i propri saluti a tutti i myGRAIN, e vi augura un forte in bocca al lupo per i live e le lavorazioni del prossimo album.

Eve - Grazie a voi, é stato un piacere rispondere a questa intervista. Tanti saluti dalla fredda Finlandia, e Buon Natale a tutti. Speriamo di incontrarci "on the road" in futuro, cheers!!!

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