Un disponibilissimo Jeff Sanders ci parla del suo progetto Mountain Mirrors, che si è rivelato davvero ottimo sotto tutti i punti di vista, descrivendoci anche i suoi interessi, i suoi hobbies e le sue passioni, come la natura che occupa un grande spazio nella sua musica...
P.B. - Ciao Jeff, sono molto contento di poter parlare con te, la tua musica è stata davvero una fantastica scoperta.
Jeff - Grazie Paolo. E’ grandioso avere questa possibilità di parlare con te e tutti i lettori.
P.B. - Dicci qualcosa a proposito della realizzazione del tuo ultimo disco. Come l’avete creato?
Jeff - Innanzitutto scrissi le canzoni sulla chitarra acustica. Poi quando ogni traccia era arrangiata in tutto e completata anche con i testi, registrai un demo rovinato e lo mandai al mio batterista, Elad. Lui ha uno studio in California dove registra come session-drummer (www.drumsforyou.com) per molti progetti. E’ anche un ottimo tastierista, perciò gli dissi di buttar giù anche le parti di tastiera, giusto per qualche pezzo. E’ un musicista sorprendente… I suoi metodi di registrazione e i modi con cui li espande sulle mie melodie, danno alle canzoni tutta un’altra dimensione. Io alimento questa energia e penso che essa dia più emozioni al mio suonare e al mio comporre.
P.B. - Il vostro sound è un perfetto mescolarsi di rock acustico e progressive. Come mai hai scelto questo genere di musica per trasmettere le tue sensazioni?
Jeff - Io sono un fan della musica prog, anche se non sono un fanatico sebbene band come Yes o Rush sono per me di grandi influenza. Penso che tutto ciò mi piaccia solo quando un gruppo con fiamme ed emozioni diventa prog al punto giusto, come i Metallica. Quando scrissero canzoni come Call Of Kthulu, Blackened e Master Of Puppets, la loro musica mi colpi fortemente. Poi amo moltissimo la musica folk come Damien Rice, Joanna Newsom, Devendra Banhart, Beck and Nick Drake… Insomma voglio dire… Io amo tutto questo, ma lo devo rinforzare con un po’ di musica heavy, perché sono uno schizoide musicale! Divento come un tossicomane sentendo Sea Change di Beck, ma quando finisce io ho bisogno di divertirmi con Anthrax, Wolfmother e roba del genere. Io ho da combattere l’urgenza di immettere le chitarre pesanti nelle mie canzoni, ma so nel mio cuore che i riff sono comunque heavy anche se acustici. Devi solo aggrottare un po’ le ciglia mentre stai suonando!
P.B. - A che gruppi venite più comunemente accostati?
Jeff - Qualche volta sento paragoni con Pink Floyd, Beck, Alice In Chains, Days Of The New e Opeth, ed è un bene per me dato che io amo questi gruppi. Beh, su internet abbiamo bisogno di questi paragoni per separarci e distinguerci dalla merda che gira qui fuori. Io sto realmente cominciando ad “abbracciare” il paragone con gli Opeth, nonostante siano un gruppo che ho scoperto da non molto. Il primo loro disco che comprai è stato Damnation, e lo feci solo poco prima che uscisse Ghost Reveries. Lo presi solo dopo la fine delle registrazioni del nostro ultimo disco e ricordo mia moglie Jenn chiedermi dalla stanza affianco se stavo lavorando su nuove canzoni perché lo stavo ascoltando per la prima volta sul mio pc, completamente ipnotizzato. Da allora ho preso tutti i loro album. Ghost Reveries è sorprendente ma devo dire di amare molto anche Still Life e Blackwater Park. Una volta sentii addirittura dire che i Mountain Mirrors erano una sorta di Katatonia o Porcupine Tree acustici… E credo che siamo accostabili in qualche modo, dipende dalle canzoni.
P.B. - I Mountain Mirrors sono vicini a Pink Floyd e altre band del passato. Apprezzi, oltre al prog rock, tutta la scena musicale dei ’70? Quale gruppo ti piace di più?
Jeff - Sono un immenso ammiratore della musica dei ’60-’70, specialmente per quanto riguarda Led Zeppelin, Beatles e Pink Floyd. Mentre per gli anni ’80 le mie più grandi influenze son provenute dal metal di Slayer, Metallica, Anthrax e Megadeth, e poi amo la Seattle degli anni Novanta, quella di Soundgarden e Alice In Chains.
P.B. - Un’altra domanda Jeff. Qual è il significato del nome della band? Hai un legame emotivo con la natura, non è vero?
Jeff - Il nome inizialmente venne fuori come titolo d’una canzone. Quando io e mia moglie partimmo via da casa, andammo nel New Hampshire per riposarci, così durante il tragitto stavo sempre con la testa fuori dal finestrino della macchina per ammirare le montagne. Riflettendo sulla mia vita passata ed essendo ispirato dalla natura, il nome Mountain Mirrors venne a me e lo scelsi per la band.
P.B. - Dopo aver ascoltato il tuo disco, ho sentito una malinconica poesia scorrermi dentro. La solitudine e la tristezza ti aiutano qualche volta nel comporre e nello scrivere?
Jeff - Assolutamente si. Quando scrivevo parti per la chitarra acustica l’unica cosa che rimbombava nel mio cuore era un suono triste e scuro ma in ogni caso affascinante. Ogni altra cosa usciva automaticamente dalla mia testa. La cosa difficile per me è rispondere alla domanda: “Che parole mi fa cantare ora quest’emozione?”. Io non ci metto nulla a scrivere riff, ma le lyrics spesso ti fanno perdere mesi e mesi solo per farti trovare una struttura sulle quali innalzarle. Una volta che ho un titolo o una rima, il resto viene da sé. Ma solo quando la pazienza è alta…
P.B. - Di cosa parlano le tue lyrics? Puoi dirci da dove prendi ispirazione per scriverle?
Jeff - Hmm… Io cerco sempre di scrivere qualcosa di diverso per ogni canzone ma principalmente trovo ispirazione dalla perdita, il karma, le cose soprannaturali, guerre, bugie, la relatività tra bene e male, l’insanità… La bellezza e la spiritualità della natura sono spente dalla cattiveria e dall’avidità dell’uomo…
P.B. - Parliamo del futuro. Stai lavorando ad un terzo full legnht adesso oppure sei in una fase di riposo?
Jeff - L’ultimo disco che ho fatto nel 2006 può ritenersi ancora nuovo per me e adesso non sono molto sicuro delle strade da prendere per continuare. Tutto ciò che so è che non voglio forzare nulla. Le cose accadranno quando dovranno accadere. Per ora ho una canzone scritta e registrata e ho qualche altro riff che fluttua nella mia testa cercando qualche testo da accompagnare, e tutto ciò sta facendo impazzire mia moglie!
P.B. - Se continuerai a comporre come sarà il sound della tua musica futura? Ti chiedo questo perché nel tuo ultimo disco ci sono influenze elettroniche e ambient che mi han fatto pensare ad un progresso del tuo registro compositivo per la musica che deve ancora venire.
Jeff - Io suonerò la musica che mi darà più emozioni dentro; qualsiasi cosa che sia teraupetica per me. In ogni caso il prossimo album sarà più vario, per ora posso dirti solo questo.
P.B. - Hai mai collaborato con qualche altra band americana? Con quale band vorresti suonare insieme?
Jeff - Sì, ho collaborato con Nick Bensen, Vine Sweetland, Derek Devore e Brad Athey per la registrazione dei miei dischi, ma a dire il vero non ho mai suonato sui dischi degli altri gruppi. Ti posso dire che mi piacerebbe molto scrivere una canzone con James Hetfield, o anche con Isis, The Sword o con i ragazzi dei Kyuss. O ancora con Jack Black: lui è divertentissimo!
P.B. - Che tipo di musica ascolti nel tempo libero? Da quello che mi hai detto mi è sembrato di capire che apprezzi notevolmente il metal…
Jeff - Ascolto principalmente folk, ambient e anche metal. La musica che sento costantemente al momento sono Isis, America, ELO, Ys di Joanna Newsom, The Sword, Wolfmother, Queens Of The Stone Age, i vecchi Metallica, Damien Rice, Opeth e Colour Haze. Ultimamente sto ascoltando un sacco di Anthrax un’altra volta; amo specialmente la roba vecchia con Belladonna, ma anche Bush è molto forte: adoro la sua prestazione negli Armored Saint. La sua voce su The Greater of Two Evils e The Sound of White Noise è grandiosa. Di recente ho visto gli America in concerto a Newport e devo dire che ancora sanno tirare calci in culo belli forti! Dannazione, hanno scritto una marea di canzoni stupende!
P.B. - Jeff, tu sei un compositore bravo e particolare, ma io vorrei sapere un’altra cosa sulla tua vita musicale: suoni altri strumenti oltre la chitarra?
Jeff - Suono principalmente la chitarra e il basso. Suono malaccio le tastiere ma io amo creare suoni con esse. Quello che suono di più sulle tastiere sono melodie libere, semplici e viaggianti, oppure suoni drone e ambient da posizionare dietro le chitarre nelle mie canzoni. E’ molto divertente! La “vastità” delle mie capacità di tastierista sono le canzoni Deploribus Unum e Karmic Dogs.
P.B. - Per ora chi sono i tuoi artisti rock preferiti?
Jeff - Hmm… In questo momento devo dire Beck, Mikael Akerfeldt e Jack Black.
P.B. - Oltre alla musica quali sono i tuoi maggiori hobbies e interessi?
Jeff - Amo stare nella natura e fare qualsiasi cosa con essa o con i suoi animali. Oppure anche altra roba come gli UFO o cose divertenti e ossessionanti!!!
P.B. - Ok Jeff, le domande sono finite. Grazie mille per la tua simpatia e la tua gentilezza. Puoi concludere l’intervista come preferisci. Grazie di nuovo dallo staff di Rockline.it! Buona fortuna per il futuro e teniamoci in contatto!
Jeff - Grazie di nuovo a te per avermi dato questa fantastica opportunità di essere letto dai ragazzi di RockLine.it, Paolo. E se avete letto tutto questo, cari lettori, ringrazio molto anche voi. Ciao!