Metal Church
(Kurdt Vanderhoof)
di: 
Jacopo Prada
05/07/2006



 

La storica band di Metal classico, i Metal Church, ritornano con un nuovo album nel 2006, A Light in the Dark, uscito per la SPV Records. A parlarne a RockLine.it in occasione di una breve chiacchierata è il chitarrista Kurdt Vanderhoof...


J.P. - Ciao Kurdt, benvenuto su RockLine.it. Come stai?

Kurdt - Ciao! Tutto bene grazie, tu?

J.P. - Bene anch’io. Ho appena recensito il vostro ultimo A Light in the Dark e mi è sembrato un buon album sin dall’inizio. Penso sarai soddisfatto del risultato, non è vero? Ritengo che alcuni sonorità siano più vicine al Thrash che all’Heavy Metal. Sei d’accordo?

Kurdt - Sì, sono molto soddisfatto del risultato. Beh, forse si può trovare qualche influenza Thrash anche se noi volevamo renderlo un disco Classic Metal. Comunque non è una brutta cosa se si riescono a intravedere elementi Thrash.

J.P. - Avete trovato difficoltà a suonare così aggressivi rispetto ai precedenti album?

Kurdt - No, ciò che si può ascoltare è quello che è scaturito quando l’abbiamo composto.

J.P. - Personalmente ritengo che Renny Munroe sia un cantante perfetto per un lavoro come A Light in the Dark, soprattutto per capitoli come Temples Of the Sea, che credo sia la canzone migliore e più intricata dell’album. Sei d’accordo? Anche tu consideri Temples Of The Sea la migliore?

Kurdt - Assolutamente! Renny è perfetto! Non so se Temples Of The Sea sia l’episodio migliore, ma è di certo il più inusuale per il nostro stile.

J.P. - Come e quando avete deciso di inserire sul vostro ultimo disco Watch the Children Prey, canzone scritta nel 1986 in memoria di David Wayne? E’ stato un gesto veramente ammirevole, complimenti!

Kurdt - Grazie mille. Quella canzone, Watch the Children Prey, era una delle preferite di Dave: quindi io e gli altri abbiamo voluto inserirla per dedicargli qualcosa sull’album.

J.P. - L’artwork di A Light in the Dark mi ricorda quello del debut album. Come mai avete fatto questa scelta? Chi ha disegnato le due copertine?

Kurdt - Volevamo che la chitarra costituisse ancora una parte significativa della copertina. Io avevo disegnato la prima copertina, quella del debut, mentre un artista tedesco chiamato Kai Swillus ha realizzato quella di A Light in the Dark.

J.P. - Come mai avete cambiato così tante case discografiche durante la vostra carriera? Qual è il vostro attuale rapporto con la SPV?

Kurdt - Beh, abbiamo cambiato per molti motivi di business. Ora amiamo lavorare con la SPV perché sono stati sempre dei nostri grandi sostenitori durante gli anni.

J.P. - Se tu dovessi consigliare uno degli album dei Metal Church a qualche fan di Metal che non ha mai avuto modo di ascoltarvi, quale sceglieresti e perché?

Kurdt - Sceglierei sicuramente il primo album perché è quello che riunisce meglio ciò che la band voleva e vuole tuttora esprimere.

J.P. - Secondo te, quale line-up è stata la migliore nella storia dei Metal Church?

Kurdt - Difficilissimo a dirsi perché non potrei confrontarle e fare delle comparazioni. Apprezzo tutte le diverse line-up dei Metal Church per diverse ragioni.

J.P. - Nel 1981 incontrasti Lars Ulrich. Puoi brevemente raccontarci quell’episodio, includendo alcuni aspetti interessanti?

Kurdt - All’epoca eravamo solo dei ragazzini che giravano, facendo casino per San Francisco, ma entrambi volevamo iniziare a suonare in bands Metal.

J.P. - Cosa ti piace ascoltare al momento? C’è qualche gruppo in particolare che vorresti consigliare ai nostri lettori?

Kurdt - Amo alla follia i Porcupine Tree e gli IQ, nonché tutto il Rock and Roll degli anni ’70.

J.P. - Qual è il Paese dove vorresti esibirti poiché non ne hai mai avuto occasione? Qual è il tuo rapporto con l’Italia? Sei mai stato qui in vacanza, oltre ad esserti esibito in tour?

Kurdt - Vorrei andare in Australia a suonare! In Italia invece non sono mai stato in vacanza, anche se mi piacerebbe certamente. Non sono mai stato in vacanza in Europa perché ho sempre troppo lavoro da svolgere.

J.P. - Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai già pensato a qualcosa?

Kurdt - Sto lavorando al nuovo disco dei Presto Ballet. Spero anche di realizzare presto il nuovo cd dei Vanderhoof e il prossimo dei Metal Church.

J.P. - Grazie, è tutto! Ti auguriamo buona fortuna per il futuro. Puoi concludere l’intervista come preferisci. A presto da RockLine.it!

Kurdt - Ciao e grazie a tutti per lo spazio concessoci!

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