I Cult Of Luna dalle fredde lande svedesi giungono con il loro sound glaciale, misto fra Post-Hardcore e Sludge/Doom, sulla scia di bands come Neurosis e Callisto. A presentarci il progetto in una breve ma intensa chiacchierata è il disponibile Magnus Lindberg, batterista e tecnico del suono dell'eight-piece di Umeå...
E.B. - Ciao Magnus! Grazie per averci concesso questa breve chiacchierata! Per prima cosa, congratulazioni per l’ultimo Somewhere Along The Highway. Partiamo proprio a parlare di questo. Come l’avete realizzato e quanto tempo avete impiegato?
Magnus - Ciao! Il processo di song-writing di Somewhere Along The Highway è stato abbastanza veloce. Abbiamo speso due o tre settimane in sala prove, componendo le canzoni. La fase di registrazione e di mixaggio è durata venti giorni complessivamente. Abbiamo avuto diversi dubbi durante la stesura, ma alla fine si è rivelata efficace.
E.B. - La vostra musica si adatta allo stile Post-Hardcore perfettamente. Come descriveresti il vostro sound? Vi sentite parte di una scena specifica, come quella di Isis, Neurosis, Callisto e Pelican?
Magnus - Le persone possono chiamarci come preferiscono, ma non so cosa dire riguardo a questa cosa. Noi suoniamo musica, è l’unica certezza che ho.
E.B. - Perchè avete scelto Somewhere Along The Highway come titolo del vostro album? Di cosa trattano i testi?
Magnus - Il titolo dell’album è davvero adatto, perchè i testi riguardano specialmente la solitudine maschile. Anche l’artwork della copertina riflette i gelidi sentimenti che volevamo raggiungere. E’ perfetto quindi da ascoltare quando si è da soli in auto mentre si sta viaggiando lungo un’autostrada!
E.B. - Quali sono i vostri progetti per il futuro oltre al tour? State lavorando a nuovo materiale?
Magnus - Abbiamo intenzione di esibirici in alcuni festival la prossima estate e poi speriamo di iniziare la stesura delle canzoni e di avere la creatività necessaria per comporre un altro album. Vedremo cosa accadrà!
E.B. - Verrete in Italia ad aprile. Qual è il vostro rapporto col nostro Paese e cosa vi aspettate dai fans italiani?
Magnus - Siamo eccitati all’idea, anche perchè mangeremo tantissimo cibo italiano! Per noi è solo la seconda volta in Italia e quindi l’aspettiamo con grande fiducia. Non vediamo l’ora e speriamo che i concerti saranno pieni di spettatori!
E.B. - Come descriveresti il responso del pubblico svedese alla vostra musica? Hai altri progetti oltre ai Cult Of Luna?
Magnus - Stiamo ricevendo davvero ottimi responsi qui in Svezia in questo periodo, testimoniati dal sold-out registrato ad un paio di nostri concerti durante l’ultimo tour e dalla recente vittoria ad un concorso nazionale. Per quanto riguarda me, non ho altri progetti oltre ai Cult Of Luna e al mio lavoro da produttore e tecnico del suono.
E.B. - Perchè avete scelto Cult Of Luna come vostro moniker? Qual è il suo significato?
Magnus - Ci è solo sembrato una buona scelta per il tipo di musica che interpretiamo. C’è anche una diversa spiegazione ma tentiamo sempre di tenerla per noi e non rivelarla.
E.B. - Da quali bands siete stati influenzati maggiormente?
Magnus - Siamo stati influenzati da ogni tipo di espressione artistica, non solo dalla musica. Possono essere films, libri, quadri...qualunque cosa che amiamo davvero. Siamo otto persone diverse con tantissimi interessi e la somma di questi ha plasmato il nostro sound.
E.B. - Pensi che cambierà questo sound in futuro?
Magnus - Dove spingeremo la nostra musica in futuro è qualcosa che non abbiamo mai saputo. Anche voi dovrete aspettare e vedere...
E.B. - Grazie per la tua disponibilità. Vi auguriamo un buon tour e vi salutiamo da RockLine.it! Ciao!
Magnus - Ciao, grazie a voi, è stato un piacere!