Anathema
(Daniel Cavanagh)
di: 
Edoardo Baldini, Viola Petrella
31/12/2008



 

Pronti a pubblicare il nuovo capitolo discografico Horizons, gli Anathema dei fratelli Cavanagh sembrano aver superato il periodo difficile legato alla ricerca di un'etichetta che sostituisse la defunta Music For Nations. Nella breve ma intensa intervista rilasciata a RockLine.it, il chitarrista Daniel Cavanagh racconta la genesi del nuovo album e ripercorre le tappe che hanno segnato l'ultima era Anathema...


E.B. - Ciao Daniel! Innanzitutto, grazie mille per averci concesso del tempo rispondendo alle nostre domande. E' un piacere poterti intervistare.

Daniel - Grazie a voi.

E.B. - E' risaputo che avete avuto delle difficoltà a firmare un contratto con un'etichetta dopo la distribuzione di A Natural Disaster. Pensate di affidare la distribuzione del prossimo album a un'etichetta, o sarete indipendenti?

Daniel - Sarà distribuito da un'etichetta, ma registreremo e mixeremo l'album prima che inizino le trattative. Questo ci avvantaggerà nel prendere accordi. Abbiamo avuto parecchie offerte, ma non erano quello che volevamo veramente; allora abbiamo aspettato finchè non abbiamo trovato la giusta collaborazione, poi abbiamo trovato un modo di registrare e mixare l'album senza che un'etichetta lo pagasse e, di conseguenza, lo possedesse. E qui entra in scena Hindsight, che ha pagato la registrazione dell'album successivo.

E.B. - Cosa cambierà con Horizons? Chi sono gli Anathema oggi?

Daniel - Gli Anathema sono più saggi, più uniti, più espansivi e coraggiosi. Le canzoni sono più forti, i testi più universali e positivi, e la musica è intensa come mai lo è stata prima.

E.B. - Il DVD A Moment In Time è molto diverso dal precedente ed eccezionale Were You There?. Quando avete avuto l'occasione di esibirvi a Metal Mania con il Bacchus String Quartet? Com'è nata quest'idea?

Daniel - Non mi ci voglio soffermare troppo. Dave ha suonato il violoncello per il quartetto e suonato su ogni brano di Hindsight. E’ stata una bella esperienza.

E.B. - Parliamo delle illustrazioni realizzate da Travis Smith. Qual è la tua preferita? Come saranno le illustrazioni di Horizons?

Daniel - Beh, Travis non ha illustrato Hindsight. Ci siamo occupati noi di ogni aspetto di quell'album: la registrazione, il mixaggio, la produzione, tutte le illustrazioni e l'impaginazione.

E.B. - Cosa rappresenterà Horizons?

Daniel - E' troppo presto per dirlo. Dobbiamo lavorare su qualcosa che piace a tutti, ma io e John abbiamo idee simili e ci piacerebbe portarle avanti. Lo suggerisce anche il titolo.

E.B. - A Simple Mistake, che è allo stesso tempo dolce e inquietante, mi ricorda alcune canzoni dei Porcupine Tree. In che rapporti siete con Steven Wilson e gli altri? Sarà lui a mixare Horizons, giusto?

Daniel - Sì, mixerà Horizons, ovviamente con la nostra influenza. Ci lavoreremo assieme. Steve è una persona onesta, molto professionale, e un fan della band; con i Porcupine Tree siamo in buoni rapporti. Aspetto con impazienza di vedere Horizons finito.

E.B. - Torniamo al passato. Cosa provi ascoltando gli album precedenti e pensando alle vostre esperienze?

Daniel - Ascolto un album per due mesi dopo la sua creazione e poi, per quanto mi riguarda, è andato. Le vecchie canzoni sono solo ciò che abbiamo fatto in passato. Preferisco le esibizioni dal vivo, danno nuova energia ai pezzi.

E.B. - Quali sono state le vostre esibizioni più importanti secondo te?

Daniel - Non credo ce ne siano, hanno tutte il loro valore. Ma mi è piaciuto il Download Festival in Inghilterra l'anno scorso. E' stata una specie di conferma, per me, e le recensioni erano fantastiche. Sono stati i 30 minuti più intensi della mia vita.

E.B. - Suonerete in Italia. Cosa vi aspettate dal pubblico italiano? Quali sono i vostri rapporti col nostro Paese?

Daniel - Dell'Italia adoro la cucina! Mi aspetto molta gente, qualche faccia amichevole...e un bel pranzo!

E.B. - In molti dei vostri album compare una voce femminile. Pensavate che questo sarebbe stato un elemento importante fin dall'inizio della vostra carriera musicale?

Daniel - C'è sempre stata, in ogni album. Lee dà personalità al gruppo e ha saputo arrivare al cuore dei fan, e questo è bello. Canterà ancora ma, per varie ragioni, non riuscirà a partecipare a questo tour.

E.B. - Quale dei vostri album ha richiesto più tempo per essere composto?

Daniel - Le canzoni non ci mettono molto a prendere forma, ma alcune idee risalgono a molti anni fa. La melodia e la maggior parte del testo di Angels Walk Among Us sono state scritte dopo l'uscita di Judgement, ma le canzoni vengono sempre finite al momento giusto.

E.B. - Vi state gradualmente aprendo alla sperimentazione. Il vostro genere è sempre stato difficile da definire, sin dai tempi di Alternative 4. Come definireste la vostra musica?

Daniel - Direi che è una forza della natura. E' una definizione che si adatta a tutta la band, alla sua filosofia, ai personaggi e anche ad alcuni testi.

E.B. - Cosa è cambiato degli Anathema, musicalmente e umanamente parlando, da Serenades a oggi?

Daniel - Beh, c'è una maggiore apertura mentale e la volontà di godersi la vita. Siamo amanti della musica di larghe vedute. Cresciamo, come crescono tutti, e la musica riflette questa crescita perchè riflette la vita stessa.

E.B. - Qual è stato il periodo più bello per gli Anathema? E quello più difficile?

Daniel - Quello più bello è adesso. Alla seconda domanda preferisco non rispondere.

E.B. - Parliamo di The Silent Enigma, uno dei capolavori di Doom. Pensavate davvero che il genere fosse un po' superato, o avete cambiato il vostro stile con Eternity per ragioni personali?

Daniel - Non facciamo mai nulla per una ragione ridicola come uno stile che passa di moda. La musica è cambiata perchè stavamo crescendo come persone, tutto qui.

E.B. - Qual è il responso del pubblico inglese alla vostra musica?

Daniel - In realtà parte del pubblico è straniera, anche agli show nel Regno Unito. Ma a me va benissimo, mettimeli davanti e li farò neri!

E.B. - Bene, questo è tutto! Vi auguro un grande successo con il vostro album. Saluti da RockLine.it, potete concludere l'intervista come più vi piace!

Daniel - Ciao, e tanti auguri!

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