Amorphis
(Tomi Joutsen)
di: 
Annarosa Moroni
26/07/2007



 

Poco prima della pubblicazione di Silent Waters, gli Amorphis concedono un'intervista a RockLine.it attraverso il cantante Tomi Joutsen, che racconta alcuni dettagli riguardo il concepimento del disco e la carriera della band finlandese...


A.M. - Ciao Tomi, è un piacere parlare con te. Congratulazioni per il vostro nuovo album Silent Waters. Quanto tempo ci avete messo a realizzarlo? È stata una questione di mesi?

Tomi - Ci abbiamo messo sei mesi e circa due per registrare, quindi siamo stati abbastanza veloci questa volta. Avevamo quindici canzoni pronte prima di entrare in studio e ne abbiamo lasciata fuori qualcuna. È stato sorprendentemente veloce lavorare con i ragazzi della sala registrazioni, più dell’ultima volta, perchè siamo andati a ragistrare nello stesso studio e abbiamo lavorato con le stesse persone

A.M. - Come avete proceduto per comporlo?

Tomi - Eravamo molto compiaciuti del successo di Eclipse, volevamo continuare su quella strada e fare un tour negli States, ma non è stato possibile. Non volevamo tornare a casa e non fare nulla, volevamo lavorare a qualcosa. Quindi abbiamo cominciato a comporre musica, e penso che questo sia uno dei motivi perchè siamo stati così veloci a produrre quest’album.

A.M. - Silent Waters è stato etichettato dalla Nuclear Blast come Dark Metal. Sei d’accordo o pensi ci sia dell’altro?

Tomi - Penso sia davvero dificcile etichettare la nostra musica, per me è solo la “musica degli Amorphis”. Ma se dovessi definire un genere, direi che è musica malinconica. In un certo senso è anche rock, non solo musica da headbanging, ma ritengo che sia più metal.

A.M. - Silent Waters è un concept? Puoi spiegare il tema dei testi?

Tomi - Sì certo, c’è una grande storia dietro tutte le tracce, quindi è un concept. Questa volta abbiamo lavorato con un mio amico pittore che insegna anche in una scuola d’arte. Lui ha scritto i testi per Silent Waters. Anche questa volta la storia si basa su Kalevala, il nostro libro nazionale, e racconta la storia di un uomo. Tutti i personaggi presenti hanno dei nomi abbastanza difficili per chi non vive in Finlandia, quindi spero che prima o poi metteremo tutta la storia nella nostra homepage in modo che chiunque possa leggerla. È una storia… molto finlandese!

A.M. - Chi ha realizzato la cover e cosa significa?

Tomi - Rappresenta un bellissimo uccello,un cigno, che è un animale molto importante nella storia. Dietro al cigno si può vedere il fiume della morte che trasporta le anime. È stato Travis Smith a realizzare l’artwork di questo cd, come aveva fatto per Eclipse e siamo molto soddisfatti del suo lavoro, sia per i bellissimi colori che per il modo in cui il disegno c’entra con i testi

A.M. - Pensi che il vostro vecchio stile influenzi il vostro nuovo modo di comporre?

Tomi - Ritengo che sia importante ricordarsi la strada che si ha percorso, e tutto è cominciato con il death metal. Penso che anche in quest’album ci siano dei riferimenti al death, alcuni riff molto pesanti. In genere quando siamo in concerto cerchiamo sempre di suonare alcune canzoni dei primi album e di Am Universum e Far From The Sun. E’ importante ricordare come si ha cominciato, ma comunque la nostra musica da allora è cambiata molto, il che è un bene.

A.M. - Quali sono le principali differenze tra Eclipse e Silent Waters?

Tomi - Questa volta siamo stati più coraggiosi in un certo senso. Io come vocalist ho provato ad essere più sensibile, come in Eclipse, e abbiamo aggiunto dei pezzi cantati in black come backing vocals, usato tante chitarre acustiche. Quindi ritengo che quest’album piacerà a chi è piaciuto Eclipse, ma va ascoltato un paio di volte, non è certamente easy-listening. Alla fine le differenze non sono molte, ma le persone che lo hanno sentito lo hanno definito più malinconico, e credo abbiano ragione.

A.M. - Verrete in Italia per promuovere Silent Waters?

Tomi - A dir la verità non lo so. Abbiamo alcune date programmate, faremo un tour in Europa in novembre, ma non credo che verremo in Italia, non so perchè. Non dipende da noi se ci sono o no dei promoter che ci voglio in Italia. Questo è il nostro lavoro, abbiamo delle famiglie e non siamo più così giovani e dobbiamo guadagnare qualcosa, non possiamo fare uno show come se fosse una vacanza. Ad esempio sarebbe figo fare un concerto in Africa, ma dovremmo pagarlo noi.

A.M. - Immagino che in Finlandia vi conoscano tutti. Qual è la risposta alla vostra musica nel vostro Paese?

Tomi - Posso parlare solo del feed-back che ha avuto Eclipse, perchè è stato il mio primo album con gli Amorphis, ed è stato molto positivo. All’inizio avevo un po’ paura essendo la prima volta con gli Amorphis, ma è andato tutto molto bene. Siamo stati alla numero uno nella classifica degli album e dei singoli. Abbiamo anche fatto molti show qui in Finlandia e le cose sembrano andare molto bene per ora. Spero davvero che continuino così.

A.M. - Sembra che gli Amorphis siano tornati al successo da quando sei entrato nella band per la release di Eclipse. Cosa ne pensi?

Tomi - Ovviamente devo essere molto fiero di me stesso e della band, perchè c’è sempre una crisi profonda quando il cantante lascia la band, come si è visto con i Sepultura e i Judas Priest. Siamo stati molto fortunati perchè i fan mi hanno dato una chance. Sono molto contento di questa situazione, non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserva il futuro e per essere onesti sto già pensando al prossimo album. Vedremo cosa verrà fuori, ma ho già alcuni riff in mente. Credo che faremo ancora un paio di buoni album.

A.M. - Molte grazie per l’intervista. Tutto lo staff di RockLine.it vi augura buona fortuna per il vostro nuovo album. Ciao!

Tomi - Grazie a voi, ciao!

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