UNICA DATA ITALIANA PER IL NUOVO ALBUM ARTSTRAVAGANZA DELLE CHICKS ON SPEED!
Ok, Debord si rivolterà nella tomba, ma come definire, se non situazionista, chi nel proprio manifesto artistico si prefigge il superamento della moda, della musica, della tecnologia e della performance, combinandole in un nuova prospettiva? Dunque le Chicks on Speed sono una band? Un collettivo multidisciplinare? Un’etichetta musicale? Un team di designer? Due pazze scriteriate?
Qualsiasi sia la risposta, l’idea di un ensemble artistico-musicale ispirato alla filosofia punk del D.I.Y. e condito da una gran dose di ironia nei confronti del mondo dell’arte, nasce all’Accademia delle Belle Arti di Monaco nel ’97 dalla mente di Melissa Logan, di New York ma di casa ad Amburgo, e Alex Murray-Leslie, australiana, ma di casa a Barcellona (alle quali negli anni si sono aggiunte numerose altre artiste, in particolare Kiki Moorse (tedesca, membro stabile dal 1997 al 2007), A.L Steiner (da Miami), Kathi Glas (da Monaco), Anat Ben David (israeliana di casa a Londra), nonchè Nadine Jessen (Amburgo) per il progetto Voodoo Chanel, e Maral Salmassi (iraniana di casa a Parigi) per il progetto Return of the Amazons. Le due registrano in quell’anno la loro prima cassetta “Analog Internet” alla quale, dopo una marea di singoli, segue nel 2000 “Chicks On Speed Will Save Us All”, album ufficiale di debutto con il quale raggiungono la popolarità internazionale e lavoro che segna le coordinate dell’electroclash, un trans-genere musicale che mescola new wave, electro, acid house e italo disco.
Il botto vero e proprio arriva comunque nel 2003 con “99 Cents”, album contenente le hit “We Don’t Play Guitars” e la cover dei Tom Tom Club “Wordy Rappinghood”. Negli anni successivi le Chicks sono quasi totalmente assorbite da una marea di progetti extra-musicali, oltre a numerose esibizioni in giro per il mondo (tra cui il MOMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi) e l’organizzazione dei “Girl Moster Party" e i loro Happening DJ set (qualcosa tra un dj-set, una performance interattiva e un party alcolico sul palco). E' in questo periodo che sviluppano l’idea degli object-instruments (gonne-amplificatore, chitarre a stiletto, sassofoni-chitarra, forbici elettroniche…), sculture tecnologiche indossabili e suonabili che rappresentano il culmine della fusione tra moda, performance e arte, avvalendosi degli ultimi sviluppi tecnologici negli ambiti della scienza e dei nuovi media. Proprio queste creazioni vengono utilizzate per registrare alcune parti dell’album successivo, il doppio “Cutting The Edge”, del 2009. I numerosi workshop, installazioni, mostre, letture, happening, nonché partecipazioni-presentazioni-intrusioni in fashion-store e art-gallery, sono tutte espressione della loro creatività artistica trasversale, e non semplicemente attività collaterali.
Le Chicks on Speed hanno fatto anche parte di grandi progetti nel campo della moda, arte e musica insieme a Karl Lagerfeld, Jean Charles de Castelbajac, Douglas Gordon, Peaches, Amanda Lapore e Jeremy Scott, giusto per fare alcuni nomi.
Tra le loro folli esperienze, le "ragazze sotto botta di speed" hanno aperto e gestito un locale illegale, il Seppi Bar, ispirato al Cabaret Voltaire, e dato vita a una suicide label, la Go Records, un’etichetta programmaticamente destinata a chiudere, facendo procedere il numero di catalogo delle loro uscite ultra-limitate da 10 a 1. A questa è seguita la Chicks On Speed Records con la quale hanno autoprodotto tutte le loro uscite, oltre ai dischi di Le Tigre, Dat Politics, Kevin Blechdom, Planningrock, e altri.
Del 2011 è il Cultural Workship Now! realizzato in collaborazione con il Kunstraum di Kreuzberg, a Berlino, che ha visto la partecipazione e l’esibizione di lavori dei numerosi artisti che hanno collaborato con le Chicks nei diversi periodi della loro carriera, nel segno del motto “ART, MUSIC, FASHION, ACTION!” e il pop-up shop “Re_SeLL-Out!” inaugurato nel giugno 2012 presso l’Excube Gallery di Osaka, in cui pronevano una serie di opere d’arte da indossare, pezzi unici hand-made e collage-works realizzati con il supporto di numerosi artisti e designer locali. E ancora “MISE EN ABYME” al MyArt 2012 di Milano, una conversation piece, un’indigestione visiva e acustica, dove le parole si alternano alla musica, le domande ad altre domande fino a quando la risoluzione dell’immagine lo rende possibile.
A Interzona , per il party di chiusura di Art Verona, presentano in un'UNICA ESCLUSIVA DATA ITALIANA l’uscita del loro nuovo album “Artstravaganza”!
http://www.chicksonspeed.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Chicks_on_Speed
http://youtu.be/qGLCahyRFBQ
WARM UP: LILIES ON MARS
Opening act tiratissimo delle nostre due marziane sarde preferite: le due Lilies, che stanno girando mezzo mondo in tournée, han lavorato con i migliori produttori in giro (Cure, Fleet Foxes, John Peel) e collaborano da sempre col Francone Battiato nazionale, stasera scalderanno gli animi con un set psichedelico di pop distorto e ipnotico stracarico di elettricità!
https://soundcloud.com/lilies-on-mars
https://www.facebook.com/liliesonmarsofficial?fref=ts
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>> SALA MEDIA <<
- Warm up: Lilies On Mars (dream pop_IT)
- Chicks On Speed (electroclash_DE)
- Dj Müll (electrosomething_IZ)
>> SALETTA - DA MEZZANOTTE <<
- Mr Coffee + Copper (indie rock_IT)
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>>SALETTA - FINO A MEZZANOTTE<<
L’appuntamento del sabato con CINEMALBUIO!
La faccenda è semplice e intrigante: E' sabato. Mentre in sala media il sound system fa il suo dovere, entrando nella saletta di Interzona ti ritrovi nel mini cinema perfetto che hai sempre voluto. Sposti la tenda fonoassorbente e al buio della cine-darkroom c'è un film che... sorpresa! IZ sceglie la pellicola, tu te la godi.
Più di una stanza di decompressione, più di un salottino con la tele accesa e un vecchio VHS: psichedelia e mistero nel cinema al buio! Please turn your phone off.
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Apertura ore 21.30.
Ingresso riservato ai soci.
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Associazione Culturale Interzona
via Scuderlando, 4
37135 Verona
tel 045 2021005
www.izona.it