Death in June
ANNO | TITOLO | STILE | AUTORE | ||
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2008 | The Rule of Thirds | Neo Folk | Gioele Nasi |
E' dal 2001 che mancava una vera e propria pubblicazione inedita dei Death in June, ovvero da quando il controverso “All Pigs Must Die” fece da veicolo per tutta la rabbia e l'amarezza accumulate da Douglas Pearce a causa delle controversie legali e personali dovute al fallimento della World Serpent Distribution: un disco anomalo, quello, per metà sorretto dalla cooperazione con il fisarmonicista tedesco Andreas Ritter (il leader dei Forseti) e per metà inquinato da melmosi e rumorosi collage di Ambient industriale. |
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1987 | Brown Book | Neo Folk | Gioele Nasi |
Punto d’origine del Folk apocalittico, pietra miliare della musica post-Industriale e interessante evoluzione del Dark ottantiano, ma anche pomo della discordia e lavoro profondamente controverso, “Brown Book” è l’album-principe della discografia dei Death in June, quindi non solo il punto più alto di una carriera lunga, carismatica e prolifica, ma anche un disco che è perfetta rappresentazione delle sonorità e dell’iconografia che accompagnavano il progetto di Pearce nei tardi anni ‘80. |
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1986 | The World That Summer | Industrial | Gioele Nasi |
Anno 1986: è il momento della svolta per il progetto britannico Death in June, allora come adesso guidato dalla carismatica e controversa figura di Douglas Pearce: con “The World That Summer”, infatti, Pearce inizia a scrollarsi di dosso gli elementi musicali dei dischi precedenti per incamminarsi verso territori sempre più personali e caratteristici, percorso che lo condurrà ad innovare la scena Dark-Gothic di fine anni ’80 creando, assieme ad acts paralleli quali Current 93 e Sol Invictus, quel genere che sarà no |