2008 |
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Asciutto |
Grunge |
Filippo Morini |
Eccoci nuovamente qui. Ancora chitarre distorte che macinano riff assemblati con rabbia e furore giovanile, ancora voci graffianti che slittano tra urla sguaiate e melodia, ancora semplicità ad impatto diretto. In una parola, ancora Grunge. Lungo l’italico stivale sembra siano in pochi ad essersi stancati della sporcizia importata da Seattle ormai 20 anni or sono, a giudicare dal gran numero di band tutt’oggi in circolazione che sguazzano tra la nostalgia e l’impossibilità (o non voglia) di rinnovarsi che affliggono questo genere. |